Le cose con Elia si erano concluse nel peggiore dei modi. Al termine di Amici sembrava andare tutto rosa e fiori, aveva conosciuto i suoi parenti e aveva fatto amicizia con sua figlia, con cui aveva trovato un punto di incontro, ma poi le cose erano degenerate e la loro storia si era logorata.
Il problema non era tanto Ania, era la madre di sua figlia, ed era giusto che avessero un rapporto civile per il bene della piccola. Il problema era quando proprio lei non faceva altro che mettersi in mezzo, chiamarlo ogni due secondi per qualunque cosa utilizzando Yara. Elia non aveva mai messo un freno, non le aveva mai fatto capire che c’era un limite entro il quale non bisognava andare, e lei lo aveva sempre superato.
Si era stufata di quella situazione perché era come se Elia, davanti ad Anastasia, non riuscisse a darle l’importanza e il rispetto che meritava, e questa era una cosa che non era riuscita a tollerare.
Erano passati mesi ormai dalla loro rottura e pensare a lui faceva meno male, anche se il pensiero ogni tanto le riempiva la mente. Non lo aveva totalmente dimenticato, anzi, tutt’altro. Le si era contorto lo stomaco nel vederlo lì, su quella nave e non era riuscita a rimanere impassibile. Si era rivolta a lui con serenità, quasi come se tra loro non ci fosse mai stato nulla. Non gli portava rancore, ma era stata male, più di quanto avesse mai fatto vedere. Gli chiese subito con chi si trovasse e sorrise nel pensarlo lì con sua figlia e sua sorella. Con Yara e Svet. E tu? si voltò in direzione dei suoi amici, che stavano guardando nella loro direzione, incuriositi da quell’incontro. Sorrise e li indicò Angelo e Giulia, i miei migliori amici. Te lo ho presentati, ricordi? Elia aveva conosciuto i suoi migliori amici ad una serata che lei stessa aveva organizzato, quindi sapeva perfettamente chi fossero. All’improvviso lo afferrò per un braccio e girò l’angolo, per evitare sguardi indiscreti, ritrovandosi in una zona un po’ più appartata. Erano i suoi migliori amici si, ma a volte erano un po’ invadenti, quindi preferiva “nascondersi” dai loro sguardi. Come sta Yara? E tu come stai?? le venne spontaneo chiedere prima di Yara, lo aveva sempre fatto e quell’abitudine non era cambiata. Si morse poi il labbro inferiore per un istante, prima di continuare. Non so perché ti dico questo… però, quello con cui mi hai visto in foto e di cui sono usciti articoli é il mio agente. non aveva riflettuto prima di parlare e si era ritrovata a giustificarsi, senza alcun motivo tra l’altro.
